Riparare uno smartphone: il rapporto fra costo di danni, riparazione e device.
Di fronte a uno telefono difettoso abbiamo due reazioni nell’ordine di tempo: la prima è una rabbia cieca, la seconda un dubbio amletico: “riparare uno smartphone o sostituirlo?”
La risposta a questa domanda dipende dall’entità dei danni e dal costo di riparazione. Se i danni sono irreparabili oppure costosi e con tempi di riparazione biblici la soluzione è una: mettersi in coda al negozio più vicino e comprarne uno nuovo. In alternativa, se non si amano le file alla cassa, fare acquisti su Amazon.
A farci decidere di riparare o acquistare uno smartphone però è anche il suo stesso costo. Tenete a mente una cosa: per non sforare il vostro budget il costo di una riparazione non deve superare il 50% del costo del device.
A fronte di uno smartphone di 400 € è bene che l’assistenza non ne costi più di 200. Tenuto conto che una riparazione costa invariabilmente fra i 50 e i 150 € essa rimane una spesa conveniente per quegli smartphone dai 300 € in su. In questo caso è meglio “rianimare” un device di valore dall’assistenza tecnica piuttosto che affrontare un nuovo, oneroso acquisto.
Diverso è il discorso per i devices di fascia bassa dai 200 € in giù. Visto il loro costo equivalente o in alcuni casi minore rispetto al costo di un’assistenza è più conveniente ricomprarli. Magari di un nuovo modello o dello stesso modello del vecchio, il cui prezzo si è addirittura abbassato rispetto al primo acquisto.
Riparazione smartphone: cresce il bisogno di un’assistenza indipendente
Ok, ora abbiamo soppesato ogni variabile sui costi della riparazione, eppure qualcos’altro ci trattiene: i tempi di attesa. Su questi ultimi girano voci poco rassicuranti, che addirittura parlano di attese di un mese prima di riavere indietro il proprio telefono. E un mese, ma anche solo un giorno, è un lasso di tempo inaccettabile per chi usa il proprio telefono per lavoro, per svago o anche per tenersi in contatto con amici, parenti e partner.
Quindi, per quanto il libretto di istruzioni consigli a gran voce di recarsi in un centro assistenza del produttore (Samsung, Motorola, etc.) la tentazione dei centri non autorizzati resta forte. Questo perché i centri “non di marca” operano con costi e tempi ridotti. Vediamo così folle di utenti disperati affannarsi su internet alla ricerca del tecnico più vicino a casa, più rapido e più low cost. Essi si affidano alle recensioni su internet, oppure al passaparola “offline”
Quella di un’assistenza tecnica indipendente dal marchio dello smartphone è quindi un’esigenza sempre più sentita dagli utenti. Ad accorgersene è stato lo stesso Parlamento Europeo, che invita i colossi del mobile a rimuovere, sia a livello di hardware che di software, ostacoli che impediscano agli utenti di far riparare gli smartphone da riparatori indipendenti.