Tante, anzi troppe, volte dimentichiamo di effettuare il backup sui nostri dispositivi perdendo da un momento all’altro dati, immagini, numeri di telefono e file di vario genere.
Se anni fa bastava andare in copisteria per fotocopiare i documenti e archiviarli in totale sicurezza, oggi con il digitale è necessario ricorrere al backup. Questo metodo permette di risolver qualsiasi imprevisto possa accadere al tuo computer e al tuo smartphone.
Per evitare che questo accada basta seguire poche mosse, ma è importante eseguirlo su tutti i dispositivi che possedete:
- Pc
- tablet
- console
- smartphone.
Che cos’è il backup?
Con backup si intende la copia completa dei file su uno spazio di attivazione esterno. Questa operazione – quindi – permette di copiare tutto quello che c’è sulla memoria del tuo dispositivo su una memoria esterna.
Esistono dei software che permettono di ottimizzare e velocizzare questo passaggio e vengono soprattutto usati quando i dati devono essere aggiornati frequentemente.
I backup sono utili non solo se avviene una vera e propria rottura fisica del computer, dello smartphone o del Tablet, ma anche quando si elimina per errore un file importante o se si subisce un furto. In questi casi i file non andrebbero persi, in quanto avete provveduto a creare una copia che tenete a portata di mano.
Ovviamente per arginare questi imprevisti, il backup deve essere fatto su delle memorie esterne che terrete separate dal dispositivo per evitare di perdere o danneggiare anche queste. L’ideale, seppur seccante, sarebbe farne più copie.
Purtroppo, tra le fonti che costituiscono una minaccia per i vostri file, ci sono da tenere in considerazione i virus capaci di bloccare il Pc e tutti gli altri dispositivi connessi ad esso.
Tipi di backup
A seconda della necessità che si ha, è possibile scegliere l’operazione più adeguata da seguire. Non è detto che quando si crea una copia backup dei file questi debbano essere ricopiati completamente sul dispositivo.
Quali sono i tipi di backup più diffusi:
- Backup completo: molto semplice da gestire, ma lungo da completare. Prevede la copia dei file e delle cartelle sul dispositivo di archiviazione scelto.
- Backup incrementale: memorizza solo i file creati dal backup completo tralasciando gli altri. Vengono generati file di piccole dimensioni, ma per il ripristino è necessario disporre di tutti i backup effettuati in precedenza.
- Backup completo sintetico: simile a quello incrementale con la differenza che include tutti i file che vi sono all’interno di quello completo da cui trae origine. Richiede più tempo per la creazione in quanto si devono unire più file.
- Backup differenziale: simile a quello incrementale, con la differenza che viene occupato più spazio. Per ripristinare i dati basta avere l’ultimo backup completo e l’ultimo backup incrementale.
È consigliabile effettuare – nella maggior parte dei casi – un backup completo, per essere sicuri di avere una copia di tutto il materiale, e poi continuare utilizzando le altre tipologie.