Dato il drastico calo dei brevetti depositati in questi ultimi anni, il futuro dell’aviazione civile spesso appare desolante.
Ma la scorsa settimana al Singapore Airshow c’è stata una nuova iniezione di speranza per il futuro dell’aviazione civile, la quale in realtà può finalmente tornare a guardare avanti.
Il più grande airshow dell’Asia quest’anno ha messo l’accento sulle tecnologie emergenti, con forum e una zona di esposizione tutta dedicata al tema.
Scopriamo quindi le ultime novità per il mondo dell’aviazione civile.
Aerei stampati in 3D?
Lo sviluppo dell’Airbus A350 ha fatto fatica a tenere il passo con le scadenze nei suoi primi giorni.
Per risolvere il problema, l’azienda si è rivolta alla stampa in 3D.
Più di 1.000 parti dell’A350 ora sono realizzati tramite stampa 3D – più che su qualsiasi altro aeromobile commerciale, e sembra che questa tendenza continuerà a crescere in futuro.
“Inizialmente verranno realizzati i pezzi di ricambio che richiedono la sostituzione di tanto in tanto, come le maniglie”, spiega Ido Eylon, direttore generale di Stratasys in Asia meridionale e Pacifico.
“Questo succede di già, ma su scala più piccola. Ci aspettiamo più interesse da altri settori.”
Oltre alle parti non critiche, si possono stampare in 3D anche gli strumenti utilizzati nella produzione aeronautica.
“Con la stampa 3D, si riduce in modo significativo la complessità di realizzare alcune delle parti e risparmiare costi e tempo”, dice Eylon.
In più, si risparmia anche sul peso. Infatti, le parti create tramite stampa 3D sono più leggere del 30-55% e si impiega il 90% in meno di materie prime, rispetto a quelle realizzate con i metodi tradizionali.
Possiamo quindi 3D stampare un intero aereo? In realtà, secondo Eylon in questo momento esso è ancora un sogno, ma potrebbe anche diventare una parte significativa per il futuro dell’aviazione civile.
Dare ordini con lo sguardo
E’ stato annunciata, ma non mostrata all’Airshow, la tecnologia eye-tracking. Il sistema di intrattenimento in volo di nuova generazione sarà rivolto principalmente ai passeggeri di business o prima classe, i cui monitor presenti nei sedili, potrebbero non essere letteralmente a portata di mano.
Pertanto, in questo sistema i monitor saranno controllati dai movimenti oculari. Non appena il passeggero guarda da un’altra parte o si allontana – ad esempio quando l’assistente di volo viene a versare un bicchiere di champagne, lo schermo arresta automaticamente il film o video in esecuzione, e riparte non appena il passeggero si siede e torna a fissare lo schermo.
Secondo i suoi creatori, questa tecnologia potrebbe essere disponibile entro 5 – 7 anni.
I piloti potranno essere addestrati con gli occhiali per la realtà virtuale?
E’ davvero questa la risposta agli errori dei piloti?
Il mondo ha un disperato bisogno di altri piloti , ma una società di ingegneria con sede a Singapore dice che ha una soluzione.
La Singapore Technologies Engineering ha sfruttato l’airshow per mostrare un nuovo dispositivo per la realtà virtuale e l’addestramento dei piloti.
Indossando questa specie di occhiali, gli studenti saranno immersi in un ambiente di una cabina di pilotaggio virtuale. Potranno poi essere istruiti passo dopo passo sulle varie operazioni di volo, utilizzando un controller o dei sensori di movimento.
La nuova tecnologia sarà in grado di alleggerire i vincoli vigenti in materia di spazio e mobilità nella formazione – la teoria è che i piloti possono essere addestrati dove c’è uno di questi dispositivi e un computer portatile, riducendo la necessità di una stanza di simulazione completa.
Secondo l’azienda produttrice di questo sistema, sarà tagliato il costo della formazione, in quanto il sistema può essere facilmente riconfigurato per diversi modelli di aerei e richiede un minor numero di istruttori.