Dimenticate tutto quello che credevate di sapere su computer e puntatori del mouse. I ricercatori hanno escogitato un modo per trasformare i puntatori in uno strumento in grado di navigare all’interno dello spazio 3D. In questo modo potremo provare l’ebbrezza di navigare nel mondo virtuale.
I puntatori convenzionali, sono controllati con un trackpad o un mouse e che mostrano una piccola freccia sullo schermo, presto saranno superati, almeno secondo gli scienziati dell’Università di Montreal in Canada. Essi hanno creato un modo per trasformare gli smartphone, tablet o qualsiasi altro dispositivo con superficie interattiva, in un cosiddetto “piano di controllo” traslucido per selezionare e manipolare oggetti in un mondo completamente in 3D.
Navigare nel mondo virtuale
Questa tecnologia futuristica potrebbe svolgere un ruolo fondamentale nel modo in cui la realtà virtuale risponde a come gli utenti si muovono nella vita reale. Il cursore 3D è stato presentato all’inizio di questo mese al SIGGRAPH 2015, tenutasi dal 9 agosto al 13 a Los Angeles.
Il cursore ad alta tecnologia sviluppato da Dorta e dei suoi colleghi può selezionare gli oggetti nel mondo virtuale in 3D, e invece di cliccare sulle icone per selezionare le icone e altri oggetti con una trackpad o il mouse, lo schermo di uno smartphone o tablet diventa il trackpad stesso e produce un piano traslucido sullo schermo, che risponde a tutti i tipi di movimenti.
Il piano di controllo appare sullo schermo, che può ingrandire o ridurre un oggetto quando un utente stringe o allarga le dita, per rimpicciolire o ingrandirlo. Inoltre, si torce e si inclina quando lo fa il dispositivo e gli utenti possono anche copiare e incollare con esso. Nei test eseguiti finora, i ricercatori sono stati in grado di selezionare sedie e tavoli in un edificio e gli organi interni.
Al momento, la tecnologia può essere dimostrata grazie al Hyve3D, che è un sistema di progettazione coinvolgente che visualizza schizzi 3D su uno schermo di fronte dell’utente. Lo schermo è anche collaborativo, così le persone possono collegare i loro dispositivi dotati dello stesso software e lavorare
insieme su un progetto. I collaboratori possono guardare lo stesso spazio da diverse angolazioni con i loro diversi dispositivi, ed effettuare ogni accesso e ogni manipolazione separatamente.
“È possibile spostarsi insieme … lavorare insieme sullo stesso computer”, ha detto Dorta. “Tutto in 3D, tutto collaborativo, perché il cursore 3D diventa il nostro avatar.”